Soffio di Grano & Curiosità – Branzi “Stravecchio”
Branzi “Stravecchio”
Sicuramente conosci già il famoso formaggio Branzi, ormai diffuso ampiamente tra i più antichi e tipici delle Orobie. Quello che forse non sapevi ancora, è che esiste una versione particolare di questo formaggio, chiamata Branzi “Stravecchio”: se sei un amante dei formaggi saporiti, questo articolo fa per te!
Il Branzi prende il nome dall’omonimo paese dell’Alta Valle Brembana in cui è nata la produzione tradizionale e dove tuttora il latte intero di vacca viene lavorato presso i locali della Latteria Sociale di Branzi Casearia. A proposito, basta ricordare che Il Branzi è inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia!
E ora, scopriamo qualche curiosità in più su questo straordinario prodotto:
➡️ Nel 1953 Giacomo Midali, casaro di Branzi, perseguì l’obiettivo di produrre tutto l’anno un formaggio di alta qualità, garantita dall’impiego delle tecniche tradizionali utilizzate in alpeggio e dal latte prodotto in valle. Con questo scopo fondò la Latteria Sociale, a cui aderirono molti piccoli produttori, e dalle cui coldere uscirono le prime forme di quel particolare formaggio che i Soci denominarono Branzi.
Sono passati ormai 66 anni da quel momento, ma la sua tipicità, legata alla qualità del foraggio e dei pascoli, è rimasta invariata nel tempo, grazie a un processo di produzione fedele all’originale, e una filiera che ha saputo mantenere le tradizioni e la qualità del prodotto finito.
➡️ Quale è la differenza tra la versione classica e lo “stravecchio”?
Ebbene, come si può intuire dal nome, la principale differenza è data dai tempi di stagionatura: nel caso del Branzi classico essa si limita a 2-6 mesi per la varietà classica, mentre per lo “Stravecchio” si possono raggiungere stagionature anche superiori a un anno.
La stagionatura prolungata è in grado di conferire a quest’ultimo delle caratteristiche molto più marcate, e, in particolare, sapori e aromi molto più intensi, complessi, e caratteristici.
➡️ Si tratta di un formaggio prodotto con il latte montano delle Valli Bergamasche, ed appartiene alla categoria dei formaggi a pasta semicotta. Ha una forma cilindrica, con diametro di circa 36/42 cm e pesa tra i 8 e gli 11 kg, mentre l’altezza dello scalzo è di circa 9 cm.
La pasta si presenta leggermente soda di colore giallo paglierino, con una diffusa “occhiatura”. Il gusto è decisamente saporito, e questa caratteristica lo rende particolarmente indicato nei piatti con la polenta o come antipasto tagliato a dadini.