Caciocavallo di Grotta

Soffio di Grano & Curiosità – Caciocavallo di Grotta

Caciocavallo di grotta - Soffio di Grano e Curiosità - Marzo

Oggi vi vogliamo parlare del “caciocavallo di grotta”, una variante di questo famoso formaggio italiano stagionata in apposite grotte.

Ma, prima di tutto, vi siete mai chiesti perchè si chiama proprio così?
Secondo alcune teorie, Il nome “caciocavallo” deriva dalla forma di questo formaggio assomigliante alla sagoma di un cavalluccio, mentre secondo un’altra scuola di pensiero, è dovuto al fatto che le forme di caciocavallo si conservano appese in coppia, a cavallo di un’asta orizzontale di legno.

Il processo di di fabbricazione di un caciocavallo è lungo e complesso, e richiede sempre molta manualità unita ad esperienza.
Il latte vaccino intero, dopo essere stato aggiunto di caglio e semicotto deve sottostare ad un passaggio in acqua calda o bollente per raggiungere il giusto grado di elasticità, quindi, si passa alla filatura. Questo momento lo si individua attraverso una serie di “prove” (da qui il nome di provola o provolone, un parente stretto del caciocavallo).

La filatura avviene stirando la pasta in un procedimento manuale artigianale che comprende la formazione della testa del caciocacavallo, che è anche un modo in cui il casaro firma la sua creazione.

La salatura avviene sempre in soluzione di salamoia in cui le forme galleggiano per qualche giorno a seconda della propria dimensione. Dopo una lunga fase di asciugatura, le forme vengono poste legate a coppie appese in grotte naturali dove stagioneranno lentamente fino a raggiungere il grado ottimale per essere poste sul mercato.

La pasta del caciocavallo di grotta è giallo oro intenso, frutto anche della qualità del latte utilizzato. Il gusto è sapido e mai invasivo, profondo e persistente. 😋

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Scalogno

Soffio di Grano & Curiosità – Scalogno

Scalogno - Soffio di Grano e Curiosità - Marzo

Lo scalogno (allium ascalonicum) è una pianta che appartiene alla famiglia delle liliacee, proprio come la cipolla e l’aglio che tanto ci assomigliano sia nel gusto che nell’aspetto. Effettivamente, spesso e volentieri lo scalogno viene confuso con la cipolla, anche perchè i suoi utilizzi in cucina sono pressochè gli stessi.
Tuttavia, si tratta di un alimento differente, che possiede delle peculiarità e delle proprietà benefiche tutte sue, oltre ad avere un gusto differente. I migliori chef sono concordi nell’affermare che inserire lo scalogno piuttosto che la cipolla in alcune ricette altera il risultato del piatto: la principale differenza, è che lo scalogno ha un sapore più delicato di quello della cipolla, ma allo stesso tempo più aromatico, con alcune punte di aglio. 

Lo scalogno è caratterizzato da una forma allungata e da dimensioni ridotte. Si possono trovare diverse varietà, che si distinguono soprattutto per il colore che può essere rosso, violaceo, bianco oppure dorato.

Indipendentemente dall’aspetto e dalle sue particolarità, lo scalogno vanta delle proprietà benefiche molto interessanti per il nostro organismo, e, proprio come la cipolla, può essere considerato un alimento che fa bene alla salute.
E’ innanzitutto ricco di sali minerali tra cui selenio, calcio, fosforo, potassio, silicio e zolfo ma non solo. Questo vegetale contiene anche diverse vitamine e in particolare la vitamina C, la vitamina A e le vitamine del gruppo B. Per poter trarre beneficio da tutte queste proprietà però si dovrebbe consumare crudo, perchè con la cottura i composti presenti (specialmente le vitamine) tendono a disperdersi. Fortunatamente lo scalogno è meno forte della cipolla, non dovrete annullare nessun appuntamento per un’insalata di troppo !!! 😁

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